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La storia del Liceo

foto-la-storia-del-liceoIl Liceo Classico Bernardino Telesio è da annoverare tra gli istituti storici della città di Cosenza e le sue origini più antiche risalgono già all'istituzione di quel Collegio che i Padri Gesuiti, giunti nella città Cosenza nella metà del Cinquecento, progettarono ed edificarono insieme alla Chiesa intitolata a Sant'lgnazio di Loyola tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Il Collegio Gesuita di Cosenza svolse infatti una funzione di reclutamento e di formazione dei suoi membri, dive­nendo un centro di 'Studia Superiora', una sorta di accademia umanistica che si offriva come luogo di significative attività educative.
Anche in questa struttura, come in altre loro sedi, i Padri Gesuiti crearono una biblioteca di cui si ha notizia da sole fonti indirette che non specificano tuttavia la consistenza libraria o la tipologia di opere in essa contenute. Nel 1767, il decreto di espulsione dei Gesuiti dal Regno, emesso dal Ministro Tanucci, costrinse alla fuga anche i Gesuiti del Collegio cosentino, i cui beni furono venduti all'asta e la biblioteca accorpata a quella del Convento dei Domenicani. Alla fine del XVIII, la politica napoleonica, attenta ad una riforma dell'istruzione secondaria, elaborò il modello del 'Liceo', destinato a fornire un'istruzione laica alla futura classe dirigente. Un'opera riformatrice che venne estesa al Regno d'Italia, dove furono introdotti i Real Collegi con la legge del 4 settembre 1802, e al Regno di Napoli, nel 1806. Il Real Col­legio di Cosenza fu istituito con il decreto del 27 aprile 1808 e allogato nell'ex Collegio dei Gesuiti. Tuttavia, l'attività didattica potè iniziare solo il 7 dicembre del 1814 e fu inizialmente destinata all'istruzione nelle lettere, nelle scienze matematiche e fisiche, nella medicina e nella giurisprudenza. Tale opera educativa e culturale, pur nella diversità dei tempi, prosegui nel restaurato Regno Borbonico fino al 1861, quando la legislazione piemontese del Regno d'Italia, in riferimento all'ordinamento scolastico supe­riore, fu estesa alle province 'na­poletane' annesse. Pertanto, nel 1861, fu proposta l'intitolazione del liceo all'illuminista e riforma­tore napoletano Genovese. Per l'istituto venne però successiva­mente scelto il nome del noto filo­sofo cosentino Bernardino Telesio.

La storia della Biblioteca
foto-la-storia-della-bibliotecaNegli anni passati alla storia come il "Decennio Francese", dal 1806 al 1815, si avvera la ricostituzione di una biblio­teca all'interno dell'ex Collegio dei Gesuiti, la cui realizzazione fu promossa grazie alla sensibilità e lungimiranza di alcuni esponenti in carica al potere del governo francese a Napoli. La Biblioteca del Real Collegio fu creata all'interno di un locale vicino all'antico refettorio, dove, negli anni tra il 1815 e 1816, in virtù della liberalità del governo, si dispose il trasferimento dei libri appartenuti al soppresso Convento di S. Domenico di Cosenza e di quelli custoditi nei conventi della Provincia cosentina. Il 29 novembre del 1818, venne regolamentato l'uso della bibliote­ca, indicati gli orari di fruizione dei suoi spazi e stabilito che l'accesso ad essa fosse esteso non solo ai membri interni del Real Collegio, ma anche a tutti i curiosi con premura di qualche ricerca letteraria, ai quali il biblioteca­rio avrebbe fornito i libri destinati alla sola consultazione. La Biblioteca del Real Collegio, già dalla sua nascita, funzionò dunque alla stregua di un biblioteca pubblica al pari di quella stessa biblioteca oggi diventata "Biblioteca Stefano Rodotà", arricchitasi negli anni di nuovi volumi grazie anche alle donazioni, da parte di privati, di diverse collezioni e all'acquisizione progressiva di materiale librario. In tal senso, la Biblioteca Stefano Rodotà del Liceo Classico Bernardino Telesio continua a perpetuare, secondo la tradizione ottocentesca, la sua funzione di apertura a tutto il pubblico della città e a coloro che, da qualsiasi luogo geografico, facciano richiesta della consultazione dei libri in essa custoditi. Una biblioteca, dunque, che oggi dialoga del mondo e con il mondo. La Biblioteca vanta oggi una collezione di circa trentacinquemila volumi, custoditi nei nuovi locali adibiti all'interno del Liceo, dopo una rinnovata sistemazione delle sale e dei volumi e dell'ufficiale riapertura al pubblico. L'inaugurazione della ripresa attività della biblioteca ha avuto luogo nel maggio del 2016 alla presenza del profes­sore Giuseppe Mazzotta, Direttore del Dipartimento di Lingua e Lette­ratura italiana dell'Università di Yale. I volumi raccolti sono catalogati online, secondo i criteri della rete SBN attraverso la quale la Bibliote­ca si affilia al sistema di catalogazione e di ricerca informatizzata delle Biblioteche Nazionali.
Le Sezioni

foto-le-sezioniLa Biblioteca è costituita da un patrimonio librario di circa 35000 unità bibliografiche, per gran parte consultabile a scaffale aperto, organizzate nelle sezioni Fondo Guarasci, Antichistica (intitolata alla Prof.ssa Luigia de Theo), Letteratura Italiana, Lette­ratura straniera, Narrativa, Poesia, Teatro, Filosofia, Scienze e Matematica (intitolata all'Ingegnere cosentino Franco Guido), Storia, Psicologia-Pedagogia, Geografia, Arte, Calabria, Dizionari-Enciclopedie, Riviste, Libri di Testo, Mediateca. Le sezioni sono alloggiate in sale diverse e disposte secondo un criterio che facilita la consultazione per aree tematiche e progressione alfabetica degli autori e delle opere. Per la fruizione del patrimonio librario gli utenti possono valersi di personale specializzato preposto al supporto della ricerca e alla logistica delle sale.
A testimonianza della valenza culturale del fondo librario del Telesio, si segnala la presenza di una significativa raccolta di materia­le di natura miscellanea ed epistolografica che documenta l'interesse storico-filologico e scientifico, promosso a fine Ottocento da uno dei reggenti del Liceo, Antonio Siragusa, proveniente dall'Università di Palermo, di insigni studiosi, quali il Wilamowitz, Ernesto Monaci e Oreste Tommasini, nei riguardi dei testi e delle pubblicazioni presenti all'epoca nella biblioteca. Tale materiale è ad oggi in corso di studio a cura dei responsabili della biblioteca. La preziosità del Fondo Antico, la ricchezza delle
altre sezioni della Biblioteca, alle quali si uniscono, tra altre, prestigiose raccolte oggi catalogate come Fondo --.... Guarasci o Fondo de Theo, conferiscono alla Biblioteca lo statuto di polo culturale significativo della città.Non a caso il Comune di Cosenza ha inteso inserire la Biblioteca Stefano Rodotà del Liceo Classico Bernardino Telesio tra gli itinerari culturali della città di Cosenza. La Biblioteca aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN WEB) per la catalogazione del
materiale librario, attuando una cooperazione bibliotecaria con la Biblioteca Nazionale di Cosenza - polo SBN per la regione Calabria. Secondo i criteri dei poli bibliotecari a cui si affian­ca, la Biblioteca del Liceo Telesio partecipa:
• alla promozione e coordinamento di attività culturali correlate con i beni librari e docu­mentari;
• al supporto e allo sviluppo professionale del personale dei servizi bibliotecari e documen­tari attraverso opportune modalità di aggiornamento;
• al rilevamento periodico dei dati statistici per la conoscenza e la valutazione dello stato delle strutture, dei servizi e dell'utenza;
• alla collaborazione con altri sistemi bibliotecari e con strutture e servizi socioculturali. In forma di partenariato, la biblioteca si vale del supporto dell'Associazione Culturale no profit 'Franco Guido', con la quale collabora per le attività di catalogazione del materiale librario e la promozione di iniziative di carattere culturale.
Il prestito è consentito gratuitamente all'utenza che ne fa richiesta, in numero non superio­re a tre volumi per volta, e per un periodo non superiore a 15 giorni. Sono escluse dal prestito
le opere di particolare pregio bibliografico, storico, artistico e archivistico, le riviste e tutte le
pubblicazioni a carattere periodico; le enciclopedie, i dizionari, i codici, i commentari ai codici, le antologie, gli annuari; le opere non ancora inventariate e non numerate. L'accesso alla bibliote­ca è reso agibile anche ai diversamente abili.

Il Fondo Antico

foto-il-fondo-antico

Il Fondo Antico della Biblioteca del Liceo Telesio si venne costituendo intorno a un nucleo o dotazione originaria di librerie monastiche, probabilmente quella dei Dome­nicani e dei Gesuiti, con successive aggiunte di testi e documentazione di provenienza varia e di epoche successive. Tale ipotesi è suffragata dall'origine e dalle modalità di costituzione di quel centro di Studia Superio­ra, inizialmente Collegio dei Gesuiti, tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, che poi divenne, con alterne vicende, dopo la soppressione dell'Ordine e diverse denominazioni, l'attuale Liceo Classico Bernardino Telesio intorno al 1861. Testimoniano questo iter i pochi libri direttamente riconducibili alla Societas lesus, fra cui un manuale dell'inquisitore e forse anche i numerosi testi di carattere scientifico, databili al XVII sec. Più in generale, ne sono attestazione un numero cospicuo di volumi che vanno da un mano­scritto della fine del XIV secolo ad alcuni Incunaboli di fine Quattrocento a diverse Cinquecentine e svariate Seicentine fino al Sette­cento, custoditi nella sezione intitolata alla Prof. ssa Concettina Cammalleri. Un patrimonio proveniente, come definiscono gli ex libris e annotazioni varie, dagli ordini religiosi dei monasteri intorno a Cosenza, soprattutto quello di Celico, soppressi sia in epoca napoleonica, con la legislazione e gli ordinamenti del 1809-1811, sia dopo l'Unità d'Italia. Quale destinazione più coerente, infatti, ai pochi libri sopravvissuti a successive peripezie e prelazioni varie, se non una scuola, un Collegio fra i più prestigiosi della Calabria Citra già in epoca napoleonica, un'età alla quale risale proprio l'istituzione dei licei. A questa dotazione si sono aggiunte successive acquisizioni, donazioni, lasciti, a vario titolo, di studiosi e benefattori, o degli stessi docenti del collegio, per lo più religiosi, come testimoniano alcuni degli ex libris, che costituiscono un'attendibile documentazione dei passaggi dei testi e del loro uso. Allo stesso modo, si può ipotizzare il costituirsi successivo, dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai nostri giorni, di una notevole biblioteca, per numero dei volumi, importanza degli autori e fondi librari di privati, generalista, per lo più di impostazione giuridico-umanista, con un forte interesse per le scienze, come documenta la sezione scientifica dotata di testi fondamentali, da Linneo all'Encyclopedie Methodique di Diderot e d'Alembert, da Aldovrandi a Konig, ai libri di fisica e chimica in francese datati all'epoca napoleonica. I testi del Fondo Antico del Liceo Telesio, sia per la veste grafica (il materiale scrittorio, l'apparato iconografico) sia per il contenuto, e nella loro preziosità e a volte unicità, rappresentano e testimoniano un continuum della storia culturale e civile del Liceo, ma soprattutto uno spiraglio di grande significato su quella che poteva essere stata la vita culturale della città di Cosenza, vista da un osservatorio parziale sì, ma privilegiato, il libro a stampa dagli inizi del XV secolo fino al 1824, anno a cui risale un'edizione aggiornata dell'lndex. Molti libri della biblioteca sono stati editi e stampati a Venezia, ad altri è toccato un rifaci­mento, nascondendo o utilizzando parte di altre opere (manoscritti, lette­re, ecc.), come al libro di un monastero che conserva nella sua rilegatura una supplica o dedica a Carlo lii di Borbone. Altri volumi, come il Canzoniere di Galeazzo di Tarsia e le opere di Parra­sio, sono stati restaurati da un certo Altomare, noto Bibliopilo cosentino della seconda metà dell'Ottocento.

La Sala Riviste e la Mediateca

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La Sala Riviste, intitolata alla memoria di Mar­cello Veraldi, già studente del Liceo Telesio, annovera all'incirca 3500 riviste di carattere miscellaneo. Fra tutte è da segnalare la presti­giosa raccolta dei volumi de 'La Nuova Antolo­gia', che comprende saggi di carattere scientifi­co, letterario ed artistico, le cui prime edizioni furono curate dalla Tipografia dei Successori Le Monnier a Firenze. I volumi, che vanno dal 1872 sino al 1997, arricchiti da una preziosa rilegatura e dagli 'ex libris' che si trovano al loro interno, costituiscono una collezione che, per interezza e valore, costituisce un 'unicuum' significativo tra le biblioteche del territorio. In particolare, i volumi dei primi anni rappresentano il vero valore aggiunto dell'intera collezione, di cui poche biblioteche in Italia vantano l'intero patrimonio. Degna di nota è la presenza di numerose annate della "Rivista di Filologia" e d'istruzione classica, edita a Torino dalla Loescher. Dei preziosi volumi, stampati per la prima volta nel 1872, la Sala Riviste accoglie la numerazione che va dal 1877 ai primi anni del 1900. Merita menzione la serie delle riviste " Scienti a ", edita a Bologna dalla Zanichelli nel 1895, di cui la biblio­teca custodisce le annate dal 1918 ai primi anni del 1930.
La Biblioteca accoglie anche una sezione multimediale di informazione generale che intende documentare la cultura contemporanea attraverso la disponibilità di materiale vario: libri, giornali, riviste, mappe, video, cd audio, cd-rom, dvd. Una sezione attra­verso la quale la Biblioteca risponde alle nuove esigenze degli utenti, a cui fornisce risorse e mezzi di tesaurizzazione e fruizione innovativi senza tradire l'originaria iden­tità culturale di custodia libraria del luogo. Fra musicassette, VHS, DVD e CD ROM il totale delle unità collocate è di 731.

Il Salotto letterario

La Biblioteca promuove e privilegia una serie di attività volte ad arricchire le occasioni di approfondimento e confronto culturale del Liceo e della città di Cosenza. Tra queste, l'allestimento di mostre, alcune di carattere permanente, come quella virtuale che illu­stra il patrimonio librario del Fondo Antico e la sua storia, l'esposizione di materiale bibliografico e fotografico, l'accoglienza e l'organizzazione di giornate di studio, con­vegni e seminari, che coinvolgono gli studenti e i docenti del Liceo con un uditorio più vasto e con studiosi e autori accolti nel Salotto Letterario della Biblioteca, intitolato al Prof. Antonino Ferrara. Il Salotto Letterario della Biblioteca, che si vale di cento posti, nasce dalla volontà di affiancare ai compiti ordinari di una biblioteca iniziative mirate allo sviluppo e promozione culturale dell'intero territorio, in linea con la natura e l'orientamento stesso dell'istituzione scolastica, nel suo ruolo di custodia, divulgazione e trasmissione di un sapere condiviso.

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